La via Lauretana Toscana

Da Siena a Cortona strada di artisti mercanti e pellegrini. L'Itinerario spirituale toscano tra i più antichi del territorio nazionale.

Cammino La via Lauretana

Descrizione

La Via Lauretana Toscana unisce Siena a Cortona con un cammino di 114 chilometri immerso nella magia delle Crete Senesi e nella natura della Val di Chiana. Borghi, pievi e siti archeologici raccontano la storia di un itinerario le cui origini risalgono all’epoca etrusca per essere poi percorso, in epoca medievale, da mercanti e pellegrini. La Via Lauretana Toscana non è solo un cammino. È un vero e proprio viaggio di centoquattordici chilometri nella storia, nella cultura e nella civiltà toscana. Centoquattordici chilometri innanzitutto di bellezza naturalistica.

TAPPA 1: da Siena a Vescona

6h – 19,6 km (+430 m /-395 m)

La tappa odierna ci porta da Siena a Vescona, con un percorso che presenta un dislivello variabile: il 57% sarà di sterrato, mentre il 43% sarà asfaltato. Inizieremo il nostro viaggio dall’iconica Piazza del Campo, celebre in tutto il mondo per il “Palio” che vi si svolge ogni anno. Attraverseremo il centro storico, un autentico gioiello di storia, architettura e civiltà medievale toscana.

Il Duomo con la sua vibrante policromia, gli straordinari affreschi rinascimentali del Palazzo Pubblico, la inconfondibile forma a conchiglia di Piazza del Campo, la maestà e l’eleganza della Torre del Mangia, e l’antico ospedale pellegrino di Santa Maria della Scala. Siena custodisce un patrimonio immenso di palazzi, basiliche e opere d’arte, rendendo difficile abbandonare questo straordinario intreccio di strade che dà vita al suo centro storico, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la sua rappresentatività come esempio archetipico di città medievale. 

Tuttavia, è tempo di partire, scegliendo la solida Porta dei Pispini, che segna la stessa direzione verso sud della Via Francigena. Dopo pochi chilometri, ci attende una vista straordinaria: Siena si erge alle spalle, mentre le prime silhouette dei calanchi iniziano a accompagnare il nostro cammino. Tra queste straordinarie formazioni, prima di raggiungere il borgo di Mucigliani, si erge Site Transitoire, una suggestiva opera d’arte monumentale in pietra che incornicia magnificamente il paesaggio delle Crete Senesi.

Il cammino prosegue tra le dolci colline coltivate e i caratteristici calanchi, nel cui paesaggio si possono scorgere anche le suggestive “biancane” – piccole collinette di argilla che, grazie all’azione del sole e della salinità, assumono una colorazione biancastra. Arrivo finalmente nel delizioso borgo di Vescona, una frazione di Asciano.

TAPPA 2: da Vescona a Serre di Rapolano

7h – 23 km (+639 m /-641 m)

L’itinerario di oggi ci porterà da Vescona a Serre di Rapolano, affrontando un percorso con un dislivello variabile, composto per l’86% da strade sterrate e per il 14% da strade asfaltate. Partiremo dal suggestivo borgo di Vescona, attraversando le crete e immergendoci nel caratteristico paesaggio senese, fino a raggiungere e attraversare Asciano, un incantevole paese situato nel cuore delle Crete Senesi.

Il protagonista indiscusso di questa tappa è il paesaggio unico delle Crete Senesi, con al centro il suggestivo borgo di Asciano. Prima di arrivarci, i percorsi cicloturistici dell’Eroica si incrociano a Poggio Montecercone, offrendo la possibilità di raggiungere la storica pieve altomedievale di San Vito in Versuris e il delizioso borgo di Monte Sante Marie, che si innalza maestoso tra i cipressi, regalando una vista mozzafiato sull’intera valle.

Questi sentieri stradali, rinomati come tra i più affascinanti e impegnativi per gli amanti della bicicletta, ci conducono fino ad Asciano. Qui, ad accoglierci, si erge l’arco di Porta Senese, accompagnato dai deliziosi sapori del Tartufo Bianco delle Crete Senesi. Nel cuore del centro storico si trova la Torre della Mencia, il cui nome deriva dalla vicina Fonte omonima situata alla sua base. Imperdibile è la visita alla millenaria basilica di Sant’Agata, famosa per la sua elegante facciata in travertino.

È proprio questa pietra a narrarci la storia dei tratti successivi del percorso, colline da cui veniva estratto il travertino che abbellisce alcuni dei palazzi più prestigiosi di Serre di Rapolano, il suggestivo borgo medievale dove si conclude questa tappa.

TAPPA 3: da Serre di Rapolano a Sinalunga

6h – 19,4 km (+614 m/ -610 m)

La tappa di oggi ci porterà da Serre di Rapolano a Sinalunga, attraversando un paesaggio suggestivo dove il 64% del percorso si snoda su sterrato e il 36% su asfalto. Partiamo da Serre di Rapolano e ci immergiamo nella campagna, caratterizzata da coltivazioni rigogliose e cave di travertino. Durante il tragitto, avremo l’opportunità di visitare la Pieve di Sant’Andreino alle Cave, un piccolo gioiello del romanico. Proseguiremo poi verso il pittoresco borgo medievale di Scrofiano, dove potremo esplorare il suo fascino. Una volta conclusa la visita, riprenderemo il nostro cammino per raggiungere la nostra meta finale: Sinalunga.

Da Serre di Rapolano, ci si lascia avvolgere dalla campagna, plasmata da coltivazioni e dalle suggestive cave di travertino. Questa pietra, visibile in alcuni palazzi del centro storico, si ritrova anche nella tranquilla campagna, in particolare nella pieve di Sant’Andreino alle Cave, un piccolo gioiello del romanico.

Il paesaggio si trasforma man mano che ci dirigiamo verso Sinalunga, con colline adornate da foreste, tra cui affascinanti querceti che offrono piacevole ombra lungo il nostro cammino. Imbattendoci in vasti uliveti, prima scorgiamo il piccolo borgo fortificato di San Gimignanello, seguito dal più grande Scrofiano, un antico avamposto che fungeva da grancia, ossia deposito fortificato di cereali.

Non ci vogliono molti passi per raggiungere Sinalunga, una cittadina le cui origini risalgono ai tempi etruschi, come dimostra il museo situato all’interno del castello. Nel centro del paese, è possibile passeggiare sotto le suggestive volte a crociera delle antiche mura medievali e rifornirsi di acqua presso l’antica Fonte del Castagno.

TAPPA 4: da Sinalunga a Valiano

8h – 28,2 km (+306 m/ -346 m)

La tappa di oggi ci porta da Sinalunga a Valiano, attraverso un percorso che presenta un dislivello variabile, composto per il 55% da sterrato e per il 45% da strada asfaltata. Partendo da Sinalunga, ci immergiamo in un paesaggio idilliaco, fiancheggiato da campi coltivati, argini e canali, fino a raggiungere il caratteristico borgo di Torrita di Siena. Dopo aver esplorato questo affascinante luogo, riprendiamo il cammino verso la nostra destinazione finale: Valiano.

Partendo dal centro storico di Sinalunga, il percorso si snoda piuttosto pianeggiante attraverso un’ampia campagna coltivata. Si prosegue lungo argini e canali fino a raggiungere Torrita di Siena, un nome che richiama la presenza di torri a protezione delle quattro porte d’accesso. Queste fortificazioni, sebbene in parte dirute, sono ancora testimonianza del ruolo di baluardo senese in una terra storicamente contesa, non solo dai Fiorentini.

Dal colle di Torrita di Siena si apre la vista sulla fertile pianura della Val di Chiana, dove si può passeggiare fino a Montepulciano Stazione. Proseguendo un po’ più avanti, si incontra il Canale Maestro, che si snoda lungo il Sentiero della Bonifica, e si fa tappa presso il suggestivo ponte noto come Callone di Valiano. Questa struttura è una delle opere viarie e di bonifica realizzate dal Granduca Cosimo III. La tappa si conclude a Valiano, un borgo elegante e arroccato, concepito per proteggere la comunità dalle paludi circostanti e dalle frequenti contese militari.

TAPPA 5: da Valiano a Cortona

7h -24,5 km (+495 m/-317 m)

La tappa di oggi ci porterà da Valiano a Cortona, affrontando un dislivello variabile, con il 61% di percorso sterrato e il 39% asfaltato. Lasciando Valiano, ci avventuriamo verso l’ultima parte del nostro cammino, che ci condurrà a Cortona, un autentico gioiello medievale che si innalza sulla pianura della Val di Chiana.

Dalla località di Valiano si prosegue attraverso i suggestivi campi coltivati a cereali, vigneti e uliveti della Val di Chiana, nella terra di confine tra Toscana e Umbria. Il cammino si intreccia con l’antico tracciato della Via Romea Germanica, che guida i passi fino alla signorile Cortona, con il suo profilo inconfondibile che si erge maestoso dalla pianura.

Prima di intraprendere la breve salita verso la cittadina, merita una visita la pieve longobarda di San Michele Arcangelo. Una volta arrivati a Cortona, si viene ricompensati da un panorama mozzafiato che si apre sulla valle e sui laghi circostanti. La città, con le sue radici etrusche, si presenta come una piccola capitale di quell’antica civiltà, e perciò è imperdibile una visita al MAEC – Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona.

Dati tecnici

Regolamento delle escursioni

– presentarsi nel luogo e nell’orario indicato per l’incontro, rispettare la programmazione e le eventuali variazioni apportate dalla guida al fine della buona riuscita della stessa;
 
–  essere nelle condizioni fisiche idonee al tipo di escursione che si vuole intraprendere, essere in possesso dell’abbigliamento e dell’attrezzatura giusta e necessaria al trekking. Nel caso sarà utile un consulto con la guida, almeno il giorno prima all’escursione;
 
–  rispettare il ruolo della guida e le norme che di volta in volta saranno impartite, ad es. le soste, i tempi, i ritmi e le varianti di percorso finalizzati alla sicurezza degli escursionisti;
 
– essere disciplinati durante tutto il trekking, nel rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi attenendosi scrupolosamente a quanto verrà impartito dalla guida;
 
– segnalare, all’atto della prenotazione, eventuali allergie, patologie e problematiche varie finalizzate alla conduzione in sicurezza e senza pericoli del gruppo;
 
– non raccogliere rocce, fiori, piante e fossili;
– non abbandonare rifiuti;
– non potrà allontanarsi dal gruppo senza averlo prima comunicato e concordato con la guida;
 
La guida non risponde di eventuali danni a persone e/o cose provocati da comportamenti scorretti da parte dei partecipanti all’escursione, nonchè a seguito della mancata esecuzione delle indicazioni impartite dalla guida e/o a quanto contenuto nel presente regolamento.
 
L’escursionista,  iscrivendosi all’escursione, accetta il presente regolamento e dichiara sotto la propria responsabilità di essere in condizione, di buona salute, tale da poter sostenere lo sforzo fisico  per l’attività escursionistica che si andrà a svolgere. Dichiara inoltre di aver fornito alla guida ogni eventuale informazione utile alla corretta valutazione della propria idoneità.

– Abbigliamento INVERNALE vestirsi “a strati”, pantaloni lunghi in materiale tecnico impermeabile, scarponi da trekking alti fino alla caviglia (no primo utilizzo), giacca a vento, k-way impermeabile e/o mantellina antipioggia, cappello o berretto in lana, ghette.

– copricapo impermeabile, occhiali da sole, crema solare, burro cacao, zaino da escursionismo con spalline larghe, pranzo al sacco, 1,5 litri di acqua. Kit primo soccorso, Consigliato l’uso dei bastoncini da trekking.

Sul luogo di ritrovo, verrà effettuata una verifica dell’equipaggiamento di ogni singolo partecipante. A giudizio insindacabile della guida, coloro che non fossero valutati idonei potrebbero essere esclusi dall’escursione.

L’escursionista, in fase di prenotazione, che voglia avere a seguito il proprio animale domestico ha l’obbligo, tassativo, di comunicarlo alla guida. Sarà a cura e discrezione della guida confermarne  o meno l’idoneità alla partecipazione.

Durante l’attività escursionistica verranno effettuati scatti fotografici e/o riprese video che potranno comparire su siti di pubblico dominio e che saranno, altresì, utilizzati dall’organizzazione con finalità promozionali attinenti l’attività stessa.

La partecipazione all’escursione sottintende il nullaosta alla pubblicazione ed all’utilizzo del suddetto materiale.
Per eventuali altre esigenze dovranno essere comunicate alla guida in fase di iscrizione all’escursione.

Per tutta la durata dell’escursione, i propri dispositivi di telefonia mobile dovranno essere tenuti in modalità silenziosa, aerea o spenti. Tale accortezza oltre a non arrecare disturbo agli altri partecipanti consente di non ridurre le possibilità di avvistamento della fauna selvatica. Tuttavia potranno essere utilizzati per scattare foto e registrare video. Eventuali urgenze dovranno essere comunicate alla guida, che concorderà con il partecipante il corretto comportamento da tenere.

Durante le escursioni è consentito l’utilizzo di strumentazione GPS al solo scopo di orientamento, partecipando, l’escursionista si impegna a non divulgare le eventuali tracce registrate.

Nell’eventualità di condizioni meteorologiche avverse, che non permettano uno svolgimento, in sicurezza, dell’escursione, la guida potrà rimandare la stessa dandone tempestivo avviso ai partecipanti iscritti.

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