Cammini Itineranti
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Camminare fa bene o ha controindicazioni?
Innanzitutto, occorre sottolineare che camminare è un’azione naturale nell’essere umano, tanto è vero che la deambulazione rappresenta una fase dello sviluppo motorio che si compie in modo spontaneo. Il camminare non implica alcun movimento forzato e, di conseguenza, non induce traumi all’apparato locomotore (come può avvenire, invece, nella corsa).
CAMMINARE FA BENE: AI MUSCOLI ED ALLE OSSA
Camminando si potenzia il tono muscolare, per cui la fibra, ricevendo una maggiore circolazione sanguigna, si ossigena e si rafforza; le articolazioni, muovendosi in maniera naturale, conservano un alto livello di elasticità di tendini e legamenti; anche il tessuto osseo rimane compatto, evitando rischi di deterioramento precoce dello scheletro come l’osteoporosi. La densità minerale dello scheletro aumenta grazie al camminare e, come sottolinea Ian Roberts dell’Institute of Child Health di Londra, il raddoppio delle fratture femminili, in particolare quelle dell’anca, negli ultimi trent’anni “si associa a una diminuzione del camminare del 21 per cento tra le donne di età compresa tra i 30 e i 59 anni”.
CAMMINARE FA BENE: AL CUORE
Il cuore è un muscolo fondamentale per il nostro organismo. L’esercizio fisico stimola il cuore a svilupparsi, aumentando sia la sua massa che la sua potenza. Grazie a questo, ogni contrazione dei ventricoli diventa più efficiente e viene indirizzata nell’aorta una maggiore quantità di sangue. Di conseguenza, nelle persone che si allenano regolarmente, si osserva una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo, ossia il numero dei battiti al minuto.
Camminare con regolarità apporta significativi benefici alla circolazione sanguigna: le pareti dei vasi sanguigni diventano più elastiche, facilitando il flusso del sangue e riducendo la resistenza. Questa maggiore efficienza contribuisce a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, aspetti cruciali nella prevenzione di malattie cardiache. Negli ultimi decenni, numerosi studi hanno dimostrato che anche una semplice passeggiata a passo sostenuto di soli 30 minuti al giorno può ridurre il rischio di infarti e ictus del 30-40%.
CAMMINARE FA BENE: ALLA RESPIRAZIONE
Camminare migliora anche l’apparato respiratorio poiché i muscoli collegati alla cassa toracica si rinforzano e consentono un incremento dello spazio per i polmoni, i quali possono espandersi pieni di ossigeno. Ciò porta a un rallentamento della frequenza respiratoria proprio perché la quantità di aria espulsa dopo un massimo rigonfiamento del torace è maggiore. Naturalmente, la respirazione durante la camminata beneficia anche del contesto in cui avviene: in natura l’aria è pulita e non inquinata.
CAMMINARE FA BENE: A TUTTO!
Il cuore è un muscolo vitale. L’esercizio fisico lo invita a sviluppare di più la propria massa e forza. Camminare è un’attività caratterizzata da un impegno aerobico, in quanto non prevede movimenti bruschi e le energie provengono principalmente dalla respirazione, sfruttando la combustione di glucidi e lipidi in presenza di ossigeno. Questo semplice gesto promuove anche l’attività dei polmoni, poiché il lento e regolare movimento della cassa toracica funge da massaggio per gli organi interni, inclusi polmoni, cuore, fegato, reni e stomaco.
CAMMINARE FA BENE: AI PIEDI
Camminare è un’attività estremamente salutare non solo per il corpo, ma anche per i nostri piedi. Questi ultimi, infatti, possiedono una struttura ossea che si trova nella parte superiore, mentre sotto di essa si estende una vasta massa di tessuto riccamente vascolarizzato. Durante la camminata, questa massa si comprime e si rilassa alternativamente in entrambi i piedi. Questo movimento favorisce la risalita del sangue venoso mentre il sangue arterioso viene “aspirato” verso il basso. Così, i piedi in movimento agiscono come due potenti pompe, supportando l’azione della pompa principale, il cuore. Inoltre, secondo i principi della riflessologia, le diverse zone della pianta del piede corrispondono a specifici organi del corpo, come cuore, fegato e polmoni. Pertanto, ogni passo che facciamo si trasforma in un massaggio tonificante e benefico per l’intero organismo.
CAMMINARE FA BENE: ALLA MENTE, ALL’UMORE
Camminare offre numerosi vantaggi anche per il sistema nervoso, contribuendo a un rilassamento che beneficia la mente. In particolare, questa semplice attività fisica può alleviare la depressione, migliorare la qualità del sonno e aumentare la soddisfazione mentale ed emotiva nella vita quotidiana. Lo stress si riduce, e di conseguenza, la sensazione di benessere pervade non solo il corpo, ma anche la mente. In altre parole, camminare è un ottimo alleato per migliorare l’umore! Ma in che modo avviene questo? È grazie a sostanze chimiche come le endorfine e la serotonina, prodotte in maggior quantità quando i muscoli sono attivi. Pertanto, camminare può essere considerato un valido antidepressivo naturale!
CAMMINARE: CONTROINDICAZIONI “ZERO”
Riassumiamo brevemente: camminare è benefico per il corpo e la mente, e si potrebbe dire che contribuisce a mantenere la giovinezza. È un’attività fisica accessibile a tutti, a qualsiasi età, e non richiede una preparazione specifica né un abbigliamento particolare, se non un paio di scarpe adatte e qualche accorgimento. I vantaggi per la salute e il benessere generale sono numerosi e di grande rilevanza.
ALCUNI EFFETTI COLLATERALI DEL CAMMINARE
– Un profondo legame con la natura, l’aria pura e gli spazi aperti;
– Un crescente fastidio per il traffico e i rumori assordanti;
– Un’ansia che cresce, alimentata dal tempo che scorre verso la prossima escursione;
– Una riduzione nell’uso di palestre, farmaci e medicinali;
– Un aumento progressivo del numero di amici;
– Una diminuzione delle ore trascorse davanti alla televisione.
Se una semplice camminata può portare tutti questi benefici, che cosa stai aspettando? È tempo di dire basta alla sedentarietà e di prendere in mano la tua vita: UNISCITI A NOI!



